Altamura sta vivendo una crisi senza precedenti, e il centro storico è il simbolo di un disastro che sembra non avere fine. Corso Federico II, uno degli snodi principali della città, è ogni giorno più impraticabile. I lavori di rifacimento, che sembrano non avere termine, stanno mettendo a dura prova residenti, commercianti e turisti da mesi. Il cuore pulsante della città è un cantiere a cielo aperto, un labirinto di passerelle, deviazioni, polvere e rumori insopportabili che rendono la vita quotidiana un vero incubo.
Per chi vive ad Altamura, la situazione è diventata insostenibile. Oltre alla mancanza di parcheggi, i residenti devono affrontare quotidianamente disagi enormi solo per fare un semplice acquisto o uscire di casa. I percorsi alternativi, sebbene esistano, sono mal segnalati e poco praticabili. Per attraversare la città, anche i più semplici spostamenti diventano un’impresa ardua. La mancanza di informazioni sui lavori in corso e la totale assenza di una pianificazione adeguata per garantire il passaggio, anche parziale, lungo il corso, hanno gettato la città nel caos. Le vie d’accesso principali per Piazza Duomo sono praticamente inaccessibili, e molti cittadini rinunciano a proseguire, scoraggiati dai disagi. La soluzione? Tornare indietro e rifugiarsi nell’auto, cercando di scappare da una città sempre più invivibile.
Ma a pagare il prezzo più alto sono i commercianti. Le attività lungo il corso stanno registrando un crollo disastroso del fatturato, con alcuni negozi che sono costretti a ridurre gli orari di apertura o, nei casi più estremi, a chiudere definitivamente. Le saracinesche abbassate sono ormai una scena quotidiana, testimoni di un’economia cittadina che sta lentamente morendo. La situazione è talmente grave che sono già iniziati i primi licenziamenti tra il personale dei negozi, con conseguenti preoccupazioni sul futuro di intere famiglie. Un bar, nella zona di Piazza Repubblica, ha dovuto chiudere i battenti a causa dell’impossibilità di attrarre clienti in mezzo ai lavori.
Ma non sono solo i commercianti a soffrire. I residenti di Piazza San Giovanni e Via Sant’Ambrogio, zone vicine alla Cattedrale, si trovano costretti a vivere nel caos. Gli scavi che rendono impossibile l’accesso in auto hanno isolato interi quartieri, con la paura che, se la situazione non cambierà, altri bar, ristoranti e negozi possano seguire l’esempio del locale che ha già chiuso. L’assenza di soluzioni pratiche per garantire almeno un accesso parziale ai residenti e ai visitatori rende la città sempre più alienante e inaccessibile.
Un altro colpo al già fragile tessuto economico della città arriva dalla decisione dell’associazione Fortis di ridurre l’edizione di Federicus a un solo giorno. Un evento che normalmente richiamava turisti e visitatori da tutta la regione e oltre, ma che quest’anno subirà un drastico ridimensionamento, con le ovvie conseguenze sull’indotto turistico e sull’economia locale. Le strade deserte e i negozi chiusi raccontano di una città che sta perdendo la sua vitalità, con un turismo ormai quasi inesistente.
La domanda che tutti si pongono è: quando finiranno questi lavori? Nessuno sembra avere una risposta. Le opere in corso, seppur necessarie, non sono gestite in maniera efficace e tempestiva, con un Comune che sembra disinteressato ai disagi che i cittadini e le attività stanno vivendo. La situazione è grave, e il futuro di Altamura sembra sempre più incerto. Mentre i cantieri avanzano senza sosta, la città rischia di rimanere paralizzata, con gravi ripercussioni sull’economia e sulla qualità della vita.