Continua a tenere banco la situazione politica di Santeramo. Nei giorni scorsi il sindaco Vincenzo Casone ha provveduto ad azzerare la giunta provocando moltissime reazioni, soprattutto dai banchi dell’opposizione.
Sul tema è intervenuta anche Michela Nocco, attuale consigliere comunale di Forza Italia e già candidata sindaca proprio contro Casone. Per la Nocco, Santeramo sarebbe politicamente ostaggio del governatore Michele Emiliano dell’assessore Gianni Stea: “Senza Emiliano, che fa il braccio di ferro con Stea, la maggioranza non è in grado di trovare soluzioni e questo perché non riconosce in Casone il solo leader e risponde ad altre forze e logiche di potere. Per altro, se mai soluzioni dovessero essere trovate, e la vedo difficile, saranno posticce e momentanee. Un’amministrazione che funzioni e duri non può fondarsi sul ricatto continuo, sulla conta dei numeri per decidere chi può chiedere di più. Non si riescono neanche a costituire le Commissioni Consiliari perché la maggioranza litiga anche sulle loro presidenze”.
Per la consigliere “È uno spettacolo indecoroso e una mancanza di rispetto assoluta per i cittadini che hanno votato per essere amministrati, non per vedere il paese cannibalizzato solo per interessi e giochi di potere. Prevedere che sarebbe andata così non era difficile perché tutta la campagna elettorale ha risposto solo a quelle logiche, si è fondata su promesse, accordi per fare o non fare qualcosa, compromessi nei quali io non mi rivedo e che la mia coalizione non ha assecondato. Questo paese non riesce a segnare il passo, a dare una svolta abbandonando le vecchie e desuete tecniche, non riesce a spiccare il volo, pur avendo grandi potenzialità. Che questa situazione sia d’insegnamento per tutti, anche e soprattutto per i cittadini che, quando saranno chiamati di nuovo a votare, piuttosto che farsi abbindolare da promesse per fini personali, scelgano il bene della comunità” conclude Michela Nocco.
Punta invece il dito contro il sindaco Michele Digregorio, consigliere di Fratelli d’Italia, secondo cui “Quella del Comune di Santeramo, in verità, è una crisi politica-amministrativa che era nell’aria sin dai primi giorni di insediamento della Giunta comunale. La attività amministrativa della amministrazione Casone è bloccata, ferma, incapace di intercettare i Bandi del PNRR per rilanciare l’economia e l’occupazione, completamente assente sul versante della legalità e del controllo del territorio, distante dai bisogni della città, solamente capace di presenziare con la “fascia tricolore” ad ogni occasione possibile, magari solo per annunciare che oggi piove e bisogna munirsi di ombrello”.